Leggere questo articolo ( disponibile al seguente
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da tanti anni offro, alle mamme che
assisto, l’opzione di realizzare il lotus alla nascita dei loro figli. Fin dalle prime richieste, l’ho vista come una procedura molto semplice, priva di mansioni aggiuntive.
Il parto completo offre al bambino la possibilità di sfruttare appieno le qualità della placenta: il nutrimento ematico, ormonale, ma anche animico e spirituale.
Seguire il naturale processo di distacco del cordone, attaccato alla sua placenta, ci immerge anche nel rituale di una separazione concessa in tempi naturali, con gradualità e rispetto.
Oggi nella nostra cultura si stanno perdendo molte di quelle tradizioni e cerimonie, che sanciscono il passaggio da una fase della vita ad un’altra, dove l’individuo deve mettersi in gioco con le proprie paure, attivando forza di spirito e coraggio,… “per attraversare la porta stretta del cambiamento, come nel caso della nascita, pubertà, adolescenza, genitorialità, menopausa o andropausa…
La placenta, simbolo di nascita, accompagna genitori e nonni nella dimensione del rispetto: il Iotus ci mette nelle condizioni di toccare con delicatezza il bambino, spostarlo, rigirarlo con molta cura, gentilezza, presenza fisica, proteggendo la diade mamma/bambino e quel rapporto simbiotico molto importante nei primi mesi.
Anche lasciare che il piccolo raggiunga spontaneamente il
capezzolo, ha in sè qualcosa di speciale, offre a noi
il valore dell’attesa, il poter osservare la competenza del neonato, e il dargli la possibilità di procedere verso la sua futura autonomia… con rispetto.
Segnalo infine che l’Associazione Bianca Buchal, per una gravidanza consapevole, con la quale ho recentemente realizzato un bellissimo evento, ha in programma a Torino un incontro sul tema del Lotus il 1 dicembre.