Parto cesareo in Italia è “epidemia”

Vi invito a leggere il seguente articolo, molto interessante per le riflessioni che ci offre; considerazioni che condivido pienamente.  L’articolo apparso su Il fatto quotidiano apre con questa affermazione:

Gli interventi sono aumentati a causa di “un processo di medicalizzazione che invade la scena del parto e condiziona l’autonoma scelta delle donne”. In trent’anni “abbiamo assistito a una vera mutazione antropologica e culturale”, spiega Sandra Morano, che di Optibirth è coordinatrice per l’Italia

Ciò che ho osservato, in ambito ospedaliero, è stato il rapido passaggio dall’assistenza ai parti naturali, all’utilizzo di procedure via via sempre più medicalizzate, purtroppo anche sulle gravidanze fisiologiche: procedure che,  per la loro gratuità e invasività, tendono a favorire la comparsa di  complicanze iatrogene (provocate dall’intervento medico).
Il cesareo è la modalità più rapida con cui un bambino può essere fatto nascere, in 5 minuti è estratto, ma con molti svantaggi:
La donna è completamente passiva, trattandosi di intervento chirurgico;
Non le si dà la possibilità di mettersi in gioco;
spesso è spaventata dall’idea del  dolore o dalla dichiarazione di rischi di complicanze dalla dimostrazione dubbia (il bambino è troppo grosso, bacino limite”, …);
L’incontro con il suo bambino è ritardato, mettendo a repentaglio il processo di attaccamento e dell’allattamento.

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La ripresa post operatoria più lenta, come in tutti gli interventi chirurgici.
Dal canto suo il bambino non entra  in contatto con la flora batterica vaginale della madre, che contribuisce allo sviluppo del suo sistema immunitario;
il suo cranio non subisce il fondamentale massaggio che allinea e perfeziona le funzioni fisiologiche;
Alla nascita non può incontrare immediatamente la mamma e stare tra le sue braccia, succhiando al seno.
Il rischio operatorio per entrambi è maggiore rispetto al parto per via vaginale.
Pertanto il cesareo andrebbe utilizzato solo in caso di  complicazione che effettivamente controindichi il parto per via naturale, o in stato di emergenza.
Usufruire di questa pratica chirurgica, solo in questi casi, ci porterebbe ad una reale riduzione della mortalità.
Infine, non tutti sanno che il costo di un cesareo (durata 30′ con 5 professionisti impegnati), riconosciuto agli operatori e ai medici in struttura pubblica è di gran lunga maggiore rispetto ai costi  di un parto spontaneo  (durata fino a 15 ore, seguito da  un’ostetrica e una puericultrice).
… leggete, leggete e commentate! grazie