All’inizio qualcosa sta accadendo, forse è arrivato il momento tanto atteso: finalmente potremo conoscere il bambino immaginato, sognato, ascoltato per tanto tempo…Sensazioni, aspettative, ci spingono a preparare ciò che serve per accoglierlo, a cercare un posto che reputiamo sicuro per farlo nascere.
Ci arrivano dei segni per fare ciò che è meglio per noi e per il nostro bambino:
nuove sensazioni ci mettono in guardia, ci avvisano che dobbiamo trovare un posto tranquillo e sicuro.
Si affaccia per alcuni istanti il pensiero che tutto vada bene, che tutto possa compiersi secondo le nostre aspettative. In fondo la nascita, nonostante l’aiuto di scienza e tecnologia, mantiene il suo mistero, che si rivela mano mano che avviene, nella sua unicità.
La stanchezza delle ultime settimane, i doloretti alla schiena, alle gambe, al bacino, gli indurimenti dell’utero, la difficoltà a muoversi, a digerire, a dormire…ci aiutano a maturare l’idea di lasciarci andare al processo di nascita.
Durante il travaglio, le sensazioni sono come una guida. Nelle diverse fasi cambiano di intensità e localizzazione: di solito all’inizio sono meno frequenti e meno intense, per diventare più ravvicinate ed intense, mano a mano che ci avviciniamo alla nascita.
La loro presenza, differente da donna a donna, è dovuta alla pressione e allo stiramento delle strutture articolari del bacino e delle terminazioni nervose presenti nell’utero e nel perineo.
Con il travaglio il nostro sistema endocrino secerne gli ormoni giusti per portare avanti il processo della nascita.
Questo processo si ripete ritmicamente assicurando il corretto svolgimento del travaglio.
Se “ascoltiamo” il dolore possiamo avere un potente alleato dalla nostra parte! Il dolore, come altre sensazioni, ci indica come muoverci, quanto muoverci, le posizioni da assumere per favorire la sensazione di liberazione, il passaggio..
Ma quando nasce un bambino non nasce solo una mamma…nasce anche un papà! Ia moltitudine di sensazioni, in questo caso, può coinvolgere attivamente ed empaticamente il partner, rendendolo partecipe nel processo di nascita, attivandosi nel sostegno alla propria compagna con massaggi e coccole, aiutandola a cambiare posizione, a farsi una doccia, a fare il tifo per lei.
Ma la cosa incredibile è che con la nascita tutto passa, una grande intensità pervade la donna e il suo uomo, gli sguardi con il piccolo s’incontrano, nella maestosità del momento. Il tempo per un lungo istante si ferma … per far posto all’estasi della nascita.
Ci arrivano dei segni per fare ciò che è meglio per noi e per il nostro bambino:
nuove sensazioni ci mettono in guardia, ci avvisano che dobbiamo trovare un posto tranquillo e sicuro.
Si affaccia per alcuni istanti il pensiero che tutto vada bene, che tutto possa compiersi secondo le nostre aspettative. In fondo la nascita, nonostante l’aiuto di scienza e tecnologia, mantiene il suo mistero, che si rivela mano mano che avviene, nella sua unicità.
La stanchezza delle ultime settimane, i doloretti alla schiena, alle gambe, al bacino, gli indurimenti dell’utero, la difficoltà a muoversi, a digerire, a dormire…ci aiutano a maturare l’idea di lasciarci andare al processo di nascita.
Durante il travaglio, le sensazioni sono come una guida. Nelle diverse fasi cambiano di intensità e localizzazione: di solito all’inizio sono meno frequenti e meno intense, per diventare più ravvicinate ed intense, mano a mano che ci avviciniamo alla nascita.
La loro presenza, differente da donna a donna, è dovuta alla pressione e allo stiramento delle strutture articolari del bacino e delle terminazioni nervose presenti nell’utero e nel perineo.
Con il travaglio il nostro sistema endocrino secerne gli ormoni giusti per portare avanti il processo della nascita.
Questo processo si ripete ritmicamente assicurando il corretto svolgimento del travaglio.
Se “ascoltiamo” il dolore possiamo avere un potente alleato dalla nostra parte! Il dolore, come altre sensazioni, ci indica come muoverci, quanto muoverci, le posizioni da assumere per favorire la sensazione di liberazione, il passaggio..
Ma quando nasce un bambino non nasce solo una mamma…nasce anche un papà! Ia moltitudine di sensazioni, in questo caso, può coinvolgere attivamente ed empaticamente il partner, rendendolo partecipe nel processo di nascita, attivandosi nel sostegno alla propria compagna con massaggi e coccole, aiutandola a cambiare posizione, a farsi una doccia, a fare il tifo per lei.
Ma la cosa incredibile è che con la nascita tutto passa, una grande intensità pervade la donna e il suo uomo, gli sguardi con il piccolo s’incontrano, nella maestosità del momento. Il tempo per un lungo istante si ferma … per far posto all’estasi della nascita.
A questo proposito ecco un laboratorio su
PAURA E CORAGGIO NEL PARTO
Domenica 8 maggio 2016 dalle 9.30 alle 15.30 incontro teorico – esperienziale
presso: Casa Maternità Prima Luce, Torino, via San Massimo 17
Per info e iscrizioni: 3283072876