Il passaggio dal latte alle pappe è sempre alquanto delicato; molte mamme si sentono spinte a introdurre i nuovi alimenti con rapidità e a volte anche troppo precocemente. Nei primi mesi il piccolino sta imbozzolato tra le braccia della mamma, in uno stato di simbiosi, non lontano dalla gestazione. Il suo nutrimento sono il latte e le coccole. Ma ad un certo punto notiamo in lui lo sguardo più attento, la schiena eretta, la capacità di stare seduto autonomamente, di afferrare gli oggetti e di portarli alla bocca per sentirli… inizia a volgere lo sguardo oltre la mamma, come se potesse allontanarsi per poi riavvicinarsi… Notiamo grandi cambiamenti su tutti i piani: nel movimento, nella relazione, nel desiderio di assaggiare, e nella comparsa dei primi dentini… forse gli organi digestivi sono in grado di digerire e assimilare nuovi nutrienti?
Nei percorsi che organizzo tengo presente che ogni famiglia ha una storia, delle abitudini, una provenienza, delle preferenze e, questi aspetti più antropologici, ritengo, vadano rispettati.
Nel parlare di alimentazione, sono così tanti i punti di vista, che spesso generano confusione, eppure non amo passare l’idea di una verità assoluta, anche perchè non esiste. Preferisco portare una visione pluralista, dove ci si possa orientare autonomamente, anche quando si tratta dei propri figli. In fondo parliamo di cibo e salute, non di malattia!
Tutti, quotidianamente, cuciniamo e ci alimentiamo. Quello che intendo passare è un messaggio di apertura, dove penso all’integrazione tra gli alimenti, “saccheggio” ricette da tutto il mondo, stravolgo il mito della pizza o del piatto precotto, cercando di rispondere ai bisogni della buona salute e della buona cucina.
Insieme, nei percorsi che tengo, cerchiamo di rispondere ad alcuni quesiti… Cosa accade dopo i sei mesi? Quale approccio per accompagnare i nostri figli nei passaggi di crescita? Quali alimenti? Quando iniziare? Posso favorire la salute gustando anche una bella bistecca o un piatto di patatine?
Per saperne di più…