Interessante infografica su #partoincasa e #casematernità pubblicata dal Corriere della Sera.Partorire: gli appartamenti creati per “essere come a casa.”La situazione in Italia è molto varia.
Da 32 anni assisto il parto a domicilio. Ricordo l’inizio pionieristico, i gruppi di ostetriche che rapidamente si formavano in tutta Italia, le coppie che lo richiedevano… all’inizio era un’opportunità di nicchia, una richiesta proveniente da persone consapevoli e determinate, contrarie al modello ospedaliero.
Prevaleva la necessità di partorire nel rispetto dei tempi e dei propri bisogni, pur sostenute dall’attenta vicinanza di ostetriche in grado di distinguere l’insorgenza di complicazioni e di intervenire celermente. Oggi la diffusione si è ampliata un po’ a tutte le fasce culturali. Chi partorisce in casa, oggi, necessita di quelle procedure e di quello spazio che la struttura non può garantire.
Vediamo cosa dicono i dati e quali opportunità vengono offerte.